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tipo di intervento: concorso di progettazione per una residenza universitaria con servizi polivalenti / progetto 6° classificato
superficie: 4680mq
anno: 2007
luogo: Perugia
progettisti: Lorenzo Tognocchi / Tommaso Rossi Fioravanti

Partendo da semplici schemi planimetrici e dalle loro possibili combinazioni abbiamo studiato e sviluppato una soluzione architettonica che porta, attraverso una semplice addizione di elementi, a un sistema aggregativo più mosso e organico. Ne è risultato un organismo articolato e funzionale, che occupa meno spazio in pianta di quello indicato dal bando ma che riesce a soddisfare pienamente i requisiti richiesti.

Dal punto di vista compositivo gli elementi che catturano immediatamente l’attenzione sono i solai interpiano e quello di copertura. Questi appaiono come delle terrazze continue che corrono lungo tutto l’edificio costruite in cemento bianco facciavista, che per la sua tessitura e porosità crea un esplicito rimando alle superfici murarie in travertino caratteristiche delle architetture più nobili della città.

Altro elemento caratterizzante è dato dai brise soleil in laterizio che, scorrevoli e orientabili, scandiscono il ritmo compositivo dei piani dedicati alla residenza e rimandano anch’essi all’architettura cittadina, in particolare al tessuto dell’edilizia minuta delle abitazioni del centro.

L’asse longitudinale di distribuzione, che collega i vari blocchi residenziali, è invece perimetrato da una serie di graticci fissi, della stessa dimensione dei brise soleil, su cui crescono delle specie rampicanti, piantumate in una serie di lunghi alloggiamenti ricavati nella struttura orizzontale di ogni piano.

Analizzando la struttura nel suo complesso si nota quindi come si siano utilizzati pochi tipi di materiali ma come questi siano stati usati sfruttando fino in fondo le loro possibilità espressive, trattando le superfici in un’alternanza di opacità e di riflessi, di masse e di trasparenze, di materiali dotati di una forte consistenza architettonica e di diaframmi leggeri.

Ne è scaturito un edificio in cui gli spazi diventano un’unica sequenza che ci guida e ci conduce, in cui è rappresentata attentamente la tensione tra interno ed esterno, tra sfera pubblica e intimità, in cui ogni passaggio tra questi ambienti è sottolineato da un cambiamento di luce o dal diverso uso dei materiali.