tipo di intervento: concorso di progettazione a due fasi / progetto vincitore / in fase di realizzazione
superficie: 384 mq
anno: 2021
luogo: Appiano (BZ) – Italia
ingredienti: rovine romane, archetipi di tenda, catenarie, cassettonato in travi lamellari, pannelli di alluminio
progettisti: Tommaso Rossi Fioravanti, BSTR architects
strutture: AEI progetti
impianti: Rethink Energy

Il progetto di una copertura di uno scavo archeologico rappresenta, nei confronti della rovina, una sorta di interferenza, un atto di sovrapposizione di una nuova volumetria, che necessariamente ne modifica le relazioni spaziali interne e quelle con il paesaggio circostante. Significa quindi essere consapevoli che nell’affrontare un tema di modificazione ed interpretazione è necessario porsi in continuo confronto con l’antico e con il contesto, con l’obiettivo di assolvere il compito primario di protezione ma nello stesso tempo ricostruire una memoria, un’immagine perduta.
Il progetto della copertura della villa romana di Appiano si fonda sul concetto di memoria facendo riferimento all’archetipo della tenda, con l’intenzione di rievocare, concettualmente e formalmente i tendaggi che, durante gli scavi, vengono installati come protezione. Queste architetture transitorie, debitrici verso le costruzioni spontanee, segnalano nel paesaggio la presenza di un luogo e di un avvenimento, suscitando la sorpresa e la curiosità di visitatori o passanti.
Il progetto riprende le forme morbide del telo e le cristallizza in un oggetto architettonico che, attraverso le sue forme, vuole far subito intuire il carattere e la natura dell’edificio e di ciò che viene ospitato al suo interno.
Da valle l’edificio si inserisce nel contesto attraverso un volume semplice dal disegno nitido e deciso ma misurato rispetto al territorio naturale circostante. Il volume plastico e scultoreo dell’esterno, si contrappone a un disegno interno geometrico e ortogonale, che dialoga con la regolarità e le proporzioni dell’architettura della villa romana. Il percorso museale si svolge lungo un anello intervallato da pause e da una stanza panoramica, permettendo la fruizione delle rovine e al contempo del paesaggio circostante.